
Come per molti anche nel mio caso la passione per la radio mi accompagna da sempre.
Quale è stato il motivo scatenante mi è ancora oggi oscuro.
Fra l’altro, come ho avuto modo di dire anche nel precedente post, ho preso la patente nel 1994 ma, da allora, ho iniziato a praticare solo di recente e soprattutto mi sono riscritto all’ARI (sezione di Firenze) inizialmente senza molte aspettative, un passo quasi formale della serie “così fan tutti”.
Invece a differenza della mia prima iscrizione, questa volta sono stato subito contattato da alcuni soci dai quali sono stato stimolato ed invitato a partecipare ad eventi, sono stato reso partecipe di quelle che potevano essere nuove attività che si sarebbero svolte nel futuro.
Devo essere sincero, molte di queste attività, si sono svolte esternamente alla sezione, più per volontà di singoli soci che per un vero programma diciamo “istituzionale”, ma questo è un altro discorso che affronteremo, forse, nei prossimi post.
Ho sempre avuto una predilezione per gli argomenti tecnici, ma al di là dell’apprendimento che mi è servito per superare l’esame, non ho avuto modo di proseguire la mia formazione che si è orientata verso l’ informatica, ma soprattutto essendo imprenditore in cose che poco hanno a che fare con la radio/tecnica, ma sbilanciata verso la gestione di processi aziendali.
Quindi le mie lacune tecniche sono fenomenali, ma proprio la disponibilità di nuovi e “vecchi” amici che sto incontrando in questi mesi, mi sta offrendo la possibilità di iniziare ad ri/orientarmi permettendomi, se non di colmare le mie voragini di ignoranza, ma almeno di affrontare la miriade di argomento, con una mente da principiante, ossia con umiltà, accompagnata dalla gentilezza e la pazienza dei colleghi che spesso si devono sorbire le mie domande che a loro orecchi suonano sicuramente come basiche, al limite dell’orrido.
Lungi da me fare della polemica, ma chi conosce e frequenta questo ambiente da tempo, è consapevole che spesso l’atmosfera che lo contraddistingue è condita da una certa arroganza tecnica e non solo, della serie : “Non sai questa cosa? Ma chi ti ha dato la patente?”
Ecco le esperienze che sto facendo in questa mia nuova fase 3.0 (chissà quali sono le altre due) di fare radio, mi sta facendo apprezzare che qualcosa è cambiato e che c’è ancora molto spazio per rendere continuo questo cambiamento.
Innovazione, incontro fra diversi interessi senza alzare muri o steccati, una gestione più moderna e decentralizzata della governance in modo da rendere questa passione sexy agli occhi ed al cuore dei giovani, per fargli comprendere che non esistono solo i social, ma che ci sono altri modi sani e piacevoli per divertirsi
Ecco alcune foto o immagini di un sabato mattina nato in modo spontaneo grazie alla disponibilità e l’energia di Paolo IZ5PHM, Alessio IU5BON e Simone IW5EDI che ha raccolto l’interesse di numerosi amici dove sono sono stati realizzati progetti – antenna per i 10 metri – , messo a punto dei sistemi per attività SOTA/POTA e dove soprattutto sono nate nuove idee per progetti da realizzarsi nel prossimo futuro.




Rispondi